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Risorse Idriche per l’irrigazione

Valutazione dei consumi e dei fabbisogni idrici di aree risicole irrigate a sommersione continua

Responsabili: P. Claps, F. Laio, D. Poggi
Collaboratori: L. Grossini, E. Tosello

1L’attività di ricerca è condotta in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese ed ha come obiettivo l’individuazione dei fabbisogni idrici del comprensorio irriguo del Centro Sesia, avente superficie di circa 15.500 ettari, per la maggior parte coltivati a riso, mediante la pratica della sommersione continua. La coltivazione del riso riveste particolare importanza nel territorio Piemontese, dove si concentra più del 50% della produzione Italiana.

L’area di studio è delimitata ad est dal fiume Sesia ed a ovest in parte dal torrente Ostola e in parte dal torrente Cervo, mentre a nord raggiunge le pendici delle colline nei comuni di Gattinara, Roasio e Brusnengo e a sud la confluenza del torrente Cervo nel fiume Sesia.

2Il comprensorio soddisfa il proprio fabbisogno irriguo mediante l’approvvigionamento dai corsi d’acqua principali e secondari e tramite una fitta rete di canali colatori e rogge che provvedono ad alimentare i singoli appezzamenti. Le difficoltà nell’approvvigionamento risiedono principalmente nella variabilità della portata dei corsi d’acqua che nei periodi di maggiore richiesta non sempre riescono a soddisfare il fabbisogno idrico.

Valutazione dei consumi e dei fabbisogni idrici

3L’impostazione dell’equazione del bilancio idrico per il calcolo dei consumi sull’intero comprensorio richiede la disponibilità delle  portate entranti ed uscenti, che sono da valutare in molteplici nodi idrografici, non tutti monitorati e le cui serie storiche possono risultare interrotte. L’estesa superficie del comprensorio copre territori con caratteristiche pedologiche anche molto differenti. Queste sono state caratterizzate a cura del dott. Nicola Laruccia, anche dal punto di vista della permeabilità satura. L’analisi di dettaglio delle componenti del bilancio è stata resa possibile anche dalla disponibilità di campi prova sperimentali.

4Il sistema “risaia” e il calcolo del suo fabbisogno è di interesse nell’ambito idraulico per alcune sue particolarità:

  • importanza della scala spaziale: osservando il singolo appezzamento, si nota che le risaie sono soggette a cicliche fasi di sommersione e asciutte e i tempi di transitorio sono ridotti; a scala di comprensorio, date le tempistiche di transito delle portate nei canali e nelle rogge e le differenti gestioni agronomiche dei risicoltori, si può osservare una condizione differente anche tra camere adiacenti, che deve essere studiata in termini di media globale. Il modello idrologico a piccola scala non è dunque immediatamente applicabile a grande scala.
  • Variazione del coefficiente di permeabilità nel tempo: le perdite per filtrazione dipendono dal battente idrico presente sul terreno, dalle caratteristiche stratigrafiche del suolo e dal coefficiente di permeabilità idraulica satura che subisce una riduzione durante la stagione irrigua, a causa del susseguirsi delle sommersioni e delle asciutte e della movimentazione del materiale fine durante le pratiche agricole.
  • Calore sensibile nel calcolo dell’evapotraspirazione: essendo il terreno ricoperto di acqua per la maggior parte della stagione irrigua, va tenuto in considerazione il calore assorbito dalla massa di acqua per innalzare la propria temperatura (calore sensibile) e che non è direttamente utilizzato per l’evapotraspirazione.
  • Variazione dell’albedo della superficie con il fattore colturale: la sola presenza dell’acqua o l’emergenza delle piante determinano contributi evaporativi dal suolo molto differenti nel tempo, mentre la componente traspirativa dipende dalle differenti fasi di crescita delle piante, indicate tramite il parametro LAI (Leaf Area Index).

Le attività di ricostruzione del bilancio idrico sono state effettuate prima su base dell’intera stagione irrigua, mentre sono attualmente in svolgimento su scala mensile e decadale, oltre che a  scala di campo.

QUI la relazione finale del progetto.

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