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Indicatori climatici Scarica PDF
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Molte considerazioni sul clima della regione, possono essere desunte dallo studio di particolari indicatori che incrociando e rielaborando le informazioni di base derivanti dalla misurazione dei parametri base temperatura e precipitazione, ne esaltano particolari caratteristiche. In questa sezione ne viene proposta una selezione ragionata, confrontando quanto accaduto nell'ultimo decennio (1999-2009) rispetto ai valori di riferimento del periodo 1971-2000 scelto come norma.

Mappa: Gradi giorno

Gradi giorno: sono un parametro empirico utilizzato per il calcolo del fabbisogno termico di un edificio e rappresentano la somma annuale delle differenze tra la temperatura dell'ambiente riscaldato (convenzionalmente a 20°C) e la temperatura giornaliera media (esterna); la differenza viene conteggiata solo se positiva. Negli ultimi 10 anni il valore dei gradi giorno è diminuito quasi ovunque sulla regione, con estese aree in cui la diminuzione supera il valore di 400. La diminuzione prevalente si ha nelle zone a nord del Po, ed in particolare nella fascia prealpina ed alpina nord-occidentale, dalle Alpi Graie alle Lepontine. Complessivamente questo indica una tendenza al riscaldamento con le temperature medie giornaliere che tendono ad avvicinarsi alla temperatura convenzionale di riferimento. Le fasce climatiche dei comuni del Piemonte sono state ricomprese, dal DPR 412/93 e successive modifiche, tra la fascia E (2101 e 3000 gradi giorno) e la fascia F (gradi giorno > 3000) a cui corrispondono modalità diverse di accensione degli impianti termici di riscaldamento. La variazione evidenziata a declassare, per alcuni comuni, la fascia climatica di appartenenza e passare dalla F alla E o dalla E alla D (gradi giorno tra 1401 e 2100) con restrizioni sulle modalità di accensione degli impianti di riscaldamento.

Mappa: Gradi di Gelo

Giorni di gelo: negli ultimi 10 anni il numero di giorni di gelo, definiti come i giorni in cui la temperatura minima è inferiore o uguale a 0°C, è diminuito su quasi tutta la regione, con valori più significativi sulle zone montuose. In particolare tutta la fascia alpina di quota superiore ai 1500m evidenzia una diminuzione dei giorni di gelo dai 10 ai 15, con punte anche di 20-25 giorni. Tale diminuzione è fortemente dipendente dalla quota, mentre non sembra dipendere dalla latitudine. In pianura si rileva una lieve diminuzione (un giorno) nell'alto torinese, nelle pianure tra Asti e Vercelli e nell'alessandrino. La diminuzione del numero dei giorni di gelo annuale evidenziata alle quote più alte è in gran parte da attribuire alle stagioni invernali e, parzialmente alla prima parte della primavera.

Mappa: Giorni estivi

Giorni "estivi": l'ultimo decennio ha registrato che il numero di giorni "caldi" medio in un anno (caratterizzati da temperatura massima maggiore di 30°C) è aumentato sulle pianure dell'intera regione e sulle aree collinari. Si evidenzia l'area del torinese, quella collinare tra Alba ed Asti, il basso alessandrino e la fascia prealpina a nord di Novara, dove l'anomalia positiva degli ultimi 10 anni si attesta intorno ai 10 giorni, con punte di 15. Tale anomalia rappresenta un incremento medio del 25-30% del numero dei giorni "caldi", rispetto alla norma climatica 1971-2000.

Mappa: Notti tropicali

Notti "tropicali": l'indicatore mostra che negli ultimi 10 anni il numero medio annuale di notti “calde”, cioè notti nelle quali la temperatura minima non è scesa al di sotto dei 20°C, ha subito delle variazioni, in particolare nelle zone di pianura. Si evidenziano nella mappa aree in cui tale valore è incrementato fino ad un massimo di 10 (che corrisponde ad una valore percentuale di circa il 20%) nel basso novarese ed aree in cui tale valore è diminuito, localmente anche più di 10 (che corrisponde ad una valore percentuale del 15%). Considerando in media le tutte le aree di pianura l'indicatore non mostra una tendenza univoca e la sua variazioni positive e negative vanno sostanzialmente a bilanciarsi.

Mappa: Precipitazioni intense Mappa: Precipitazioni intense

Precipitazioni intense: nell'ultimo decennio, la quantità di precipitazione giornaliera corrispondente al 95° percentile della distribuzione, considerando solo i giorni di pioggia, è aumentata quasi ovunque sulla regione, con una variazione significativa nell'area del Verbano, corrispondente ad una variazione fino al 50% del valore del periodo trentennale antecedente. Anche le zone a ridosso dei rilievi appenninici mostra un aumento importante, corrispondente ad una variazione fino a quasi il 30% del valore del periodo trentennale antecedente. A parità di pioggia cumulata questo risultato sembra indicare uno spostamento della coda della distribuzione della precipitazione giornaliera verso eventi più severi, in modo però non uniforme sulla regione. Anche il numero di giorni all'anno in cui la precipitazione giornaliera supera il valore corrispondente al 95° percentile della distribuzione è aumentato sulla zona del Verbano ed in quelle a ridosso dei rilievi appenninici. Questa variazione indicherebbe l'aumento di eventi severi in tali aree.

References
(1) Arpa Piemonte (2007); Il Piemonte nel Cambiamento Climatico.
(2) Walter, H. e Lieth, H. (1960 - 1967); Klimadiagramm-Weltatlas, G. Fisher, Jena.

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