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L'ATTIVITÀ SISMICA IN PIEMONTE | Il
territorio regionale piemontese è sede di attività sismica, modesta come intensità, ma
notevole come frequenza; i terremoti si manifestano generalmente lungo due direttrici:
Le due direttrici convergono nella zona del Cuneese, per riaprirsi a ventaglio verso la costa interessando il Nizzardo e l'Imperiese. |
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I 41 COMUNI PIEMOTESI CLASSIFICATI SISMICI | A
seguito dei risultati del progetto finalizzato "Geodinamica" del CNR (D.M. n°
82 del 4 febbraio 1982), sono stati classificati sismici in II categoria 41 Comuni
Piemontesi (40 in Provincia di Torino, 1 in Provincia di Cuneo). In essi le costruzioni devono rispettare le norme di Legge (L.64/79; D.M. 24/1/86, D.M. 11/3/88). L'Ufficio Decentrato di Pinerolo è stato istituito per operare gli interventi di riduzione del rischio sismico tramite la verifica e l'approvazione dei progetti edilizi e degli strumenti urbanistici. |
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LA RETE PIEMONTESE È INTEGRATA CON LA RETE DELL'ITALIA NORD-OCCIDENTALE ED I CENTRI DI RACCOLTA DATI FRANCESI E SVIZZERI | Per il
monitoraggio dei fenomeni sismici, dal 1983 la Regione Piemonte, con la collaborazione
scientifica e gestionale del Dipartimento per lo studio del territorio dell'Università di Genova,
ha allestito e sviluppato una propria rete di rilevamento. Attraverso tale Dipartimento,
la rete piemontese è interconnessa alle reti dell'Italia Nordoccidentale (Liguria,
Lunigiana-Garfagnana) ed ai centri di raccolta dati di Francia e Svizzera. La rete regionale dispone di 12 stazioni, mentre la rete integrata sopra descritta consta di 27 stazioni di registrazione in continuo. Al verificarsi di un evento sismico i dati rilevati, vengono acquisiti dalla Sala Situazioni Rischi Naturali, per una prima localizzazione dell'evento. Di ogni evento vengono visualizzate le coordinate geografiche dell'epicentro, il comune più prossimo, la profondità e la magnitudo. Tali informazioni vengono archiviate in una banca dati che costituisce il Catalogo Regionale dei Terremoti. |
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