MAGRO
PAOLO
L’Autorità
di bacino del fiume Po (ADBPO) è l’ente
preposto alla tutela ambientale dell’intero bacino
idrografico. Il principale
strumento di cui dispone è il Piano stralcio per
l’Assetto Idrogeologico (PAI),
che consolida ed unifica la pianificazione di bacino per
l’assetto
idrogeologico, al fine di garantire la sicurezza di centri abitati ed
infrastrutture. La Direttiva 2, contenuta nelle Norme di Attuazione del
PAI
(2001), riportata l’analisi statistica delle precipitazioni
intense relative
all’intero bacino del Po: i quantili di precipitazioni
estreme annue in 1-24 h
sono discretizzati su un reticolo di lato 2 km, ed i risultati sono
reperibili
in forma tabellare e cartacea per 4 tempi di ritorno (20, 100, 200, 500
anni).
L'obiettivo
della presente Tesi è quello di realizzare
uno strumento informatizzato in grado di consentire la consultazione
interattiva di informazioni finora disponibili solo in formato
cartaceo, di
permettere la costruzione completa delle curve di
possibilità climatica
ovunque, nel bacino del Po, e per qualsiasi tempo di ritorno, e di
consentire
la gestione di aree chiuse (Bacini idrografici) per il calcolo della
precipitazione areale.
Al fine di
stimare curve di possibilità pluviometrica
per un generico tempo di ritorno, in corrispondenza dei baricentri
delle celle
del grigliato e delle stazioni pluviometriche, devono essere definiti
tutti i
parametri che intervengono nell'equazione della curva stessa, a partire
dai
dati del PAI. Per prima cosa occorre ricostruire puntualmente la legge
di
Gumbel (impiegata nel PAI per la regolarizzazione dei dati
pluviometrici):
questa operazione può essere svolta a partire dai valori,
noti, del coefficiente
a per T=20 e T=500 anni (a20 e a500), col risultato di ricavare i
parametri
ed della legge di probabilità. Ricostruita la legge di
Gumbel è quindi
possibile stimare il valore del coefficiente aT per il generico tempo
di
ritorno T. Riguardo il fattore di scala n, si segue un'altra
metodologia:
osservando i dati del PAI, si nota come tale parametro segua una legge
di tipo
lineare in funzione del logaritmo del tempo di ritorno, e si decide
allora di
utilizzare un'interpolazione lineare tra i valori di n corrispondenti
ai tempi
di ritorno log(20) e log(500), così
da
poter determinare il valore del parametro relativo ad un valore
generico di T.
Vengono infine
valutati gli errori di ricostruzione,
ossia gli scostamenti tra i valori di a e n del PAI e quelli ottenuti
tramite
ricostruzione.
Avendo deciso di
sviluppare uno strumento informatico
facilmente accessibile a tutti gli interessati e di semplice utilizzo,
la
scelta è ricaduta su un'applicazione di tipo web, quindi
fruibile da qualsiasi
postazione dotata di accesso ad internet. Valutando attentamente le
prestazioni
che tale strumento doveva garantire è stata definita la
piattaforma
applicativa, ossia l'insieme di risorse e strumenti lato server
necessari alla
realizzazione dell'applicazione. Si è scelto di usare un
ambiente di sviluppo
basato sui software appartenenti alla famiglia Open Source su sistema
operativo
Linux: Ruby come linguaggio di programmazione, Ruby On Rails come
software per
la creazione e gestione delle pagine web, PostgreSQL per lo sviluppo di
una
base di dati in cui immagazzinare sia i dati del PAI, che quelli di
tipo GIS
usati per la creazione di una mappa geografica interattiva tramite
Mapserver.
L'applicazione
si compone di un numero di pagine web
dinamiche interfacciate al database relazionale PostgreSQL cui
attingere le
informazioni di volta in volta necessarie. L'interfaccia grafica
è semplice ed
intuitiva, l'individuazione dell'area d'interesse è
realizzabile in più
modalità, ad esempio tramite l'impiego di una mappa
interattiva dotata di
funzionalità quali “zoom”,
“pan” e “query”, oppure tramite
la funzionalità di
ricerca diretta di una stazione di rilevamento dei dati pluviometrici.
E'
consentita l'analisi delle precipitazioni intense secondo due
modalità: analisi
puntuale o areale. Nel primo caso l'utente può interrogare
una cella della
griglia di discretizzazione o una stazione pluviometrica, nel secondo
caso un
bacino idrografico, che è selezionabile o in maniera diretta
o tramite la
sezione di chiusura corrispondente. Riguardo l'analisi di bacino,
l'applicativo
restituisce curve di possibilità pluviometrica mediate sul
bacino stesso,
tenendo conto di tutte le celle che ricadono nell'area individuata.
E’
possibile il calcolo simultaneo di 5 curve
segnalatrici relative ad altrettanti tempi di ritorno scelti
arbitrariamente.
La restituzione dei risultati avviene per via numerica o via grafica,
con
possibilità di stampa e salvataggio dei grafici sul computer
dell’utente.
L’applicativo
è infine in grado di visualizzare delle
mappe tematiche, che consentono di comprendere come alcune grandezze
ritenute
d'interesse si distribuiscono sul territorio del bacino del Po.