GIORDANO ALESSANDRO

 

Benché l'approccio statistico rappresenti uno strumento consolidato, afidabile e indispensabile per lo studio di fenomeni assai complessi come quelli idrologici, esso rappresenta nel contempo, una limitazione alla loro corretta interpretazione, descrizione e riproduzione. Parte del presente lavoro verterà sull'analisi delle caratteristiche peculiari dei modelli empirici e su come questi si siano evoluti verso la tipologia concettualmente basata rappresentata dal modello CVR [Claps et al. (1991)]. I capitoli seguenti serviranno da supporto teorico alle applicazioni, analizzate a dimostrare l'efficienza di stima dei modelli concettualmente basati in regioni con caratteristiche idrografiche miste, come quelle Alpine, per le quali, le ipotesi formulate in ambito Appenninico, non sempre risultano accettabili. A riguardo, per quanto concerne la sviluppo del modello stocastico puntuale Shot Noise, nel corso del presente studio si istituirà sempre un parallelo con l'esauriente lavoro di Murrone (1993), trattandosi, attualmente, dell'unico riferimento disponibile con specifici casi applicativi. Ma il contesto in cui si opera, differenziandosi notevolmente da quello oggetto di studio del ricercatore, renderà necessari alcuni interventi, dei quali sarà sempre fornita una giustificazione teorica, in grado di migliorare le capacità di stima delle procedure numeriche nello specifico ambito Alpino, senza perdere, nel contempo, in generalità. Ci si propone, pertanto, di ripensare alle basi concettuali dei modelli continui ed intermittenti nel caso dei bacini Alpini, di applicare tali modelli trovando spunti di confronto con le configurazioni assunte nei casi appenninici.