FEDERICO GARAVAGLIA

 

La previsione delle piene fluviali e la gestione delle acque, con particolare riferimento alla produzione di energia idroelettrica, sono problematiche alquanto attuali e di fondamentale interesse in ambito italiano, europeo e mondiale. Di questi aspetti e questioni si occupano molti enti ed aziende, tra le quali EDF (Electricité De France), che da anni fonda il proprio operato su studi, ricerche e sviluppi mirati alla prevenzione delle piene, ad una gestione corretta delle acque e ad un’ottimizzazione della produzione di energia idroelettrica. In questo ambito si colloca il lavoro di tesi, che affronta il problema della modellazione idrologica in ambiente alpino, focalizzando l’attenzione sulla valutazione di efficienza di modelli di bilancio idrologico. L’intero lavoro è stato realizzato in collaborazione con la Division Technique Général (DTG) di EDF nel suo dipartimento di Grenoble, utilizzando il modello numerico di bilancio idrologico MORDOR (Modèle à Réservoirs de Détermination Objective du Ruissellement) sviluppato dalla stessa DTG nel corso degli ‘90.

Lo scopo del progetto è testare il modello MORDOR su bacini italiani effettuandone la validazione, anche con l’ausilio del modello BROOK2 di C.A. Federer e D. Lash (Durham, University of New Hampshire), e valutare l’efficienza della nuova formulazione di MORDOR (SNE 2003) ottimizzandola mediante un test di sensibilità sui parametri di calibrazione del modello. Attraverso un’analisi dettagliata dei principi su cui è basato il modello di bilancio ideologico MORDOR ed ad una sua applicazione su bacini idrografici di differente natura, si può asserire che globalmente le prestazioni del modello MORDOR nella sua versione classica sono soddisfacenti anche in relazione a simulazioni di realtà eterogenee.

Tramite la valutazione di efficienza del modello MORDOR si è stati in grado di determinarne la formulazione SNE4, basata sulla versione SNE 2003. La formulazione SNE4 offre le medesime prestazioni in fase di simulazione ma è contraddistinta da un minor numero di parametri da calibrare. Rispetto alla versione classica del modello si è riuscito a mantenere invariate le performances in relazione alla simulazione delle portate giornaliere e si è introdotta una nuova formulazione nivale caratterizzata da parametri aventi un maggiore significato fisico. Il test di sensibilità è stato coadiuvato dal confronto con le simulazioni ottenute mediante il modello idrologico BROOK, soprattutto in relazione al controllo del rispetto del bilancio idrologico.

Infine si è effettuata la convalida della nuova formulazione anche in riferimento e alla comparazione tra i valori nivometrici simulati e misurati. La misura dell’equivalente in acqua dell’accumulo nevoso è stato ottenuto attraverso l’utilizzo di nivometri automatici, telenivometri ed NRC (Nivomètre Rayonnement Cosmique), gestiti dalla DTG di Grenoble ed installati in aree competenti ai bacini idrografici considerati.