FORNI DANIELE

 

L’acqua ha da sempre costituito un elemento essenziale del territorio e del sistema ambientale ed è un bene insostituibile per lo sviluppo delle varie attività umane e per il miglioramento della qualità della vita.

Fra i vari usi dell’acqua, quello destinato al consumo umano è senz’altro di vitale importanza, come dimostra il notevole impegno profuso dagli uomini delle più remote civiltà nella realizzazione di opere finalizzate al trasporto e alla distribuzione di acqua potabile anche molto complesse, opere di cui alcuni esempi restano ancora oggi.

Gli acquedotti costituiscono perciò uno degli argomenti più importanti delle costruzioni idrauliche, che ha attirato sempre più l’attenzione degli studiosi e dei tecnici, per effetto dei quantitativi d’acqua sempre crescenti richiesti dall’uomo per soddisfare le proprie esigenze e delle conseguenti difficoltà a reperire nuove risorse idriche, atte ad assicurare acque di idonee caratteristiche. Il problema è stato aggravato dal fatto che le carenze d’acqua per uso potabile, soprattutto negli ultimi decenni, si sono accentuate a causa del peggioramento della qualità delle risorse, dovuto proprio a quei fattori che hanno dato origine a richieste idriche sempre più elevate, come per esempio il miglioramento del tenore di vita, l’aumento demografico, lo sviluppo delle attività umane.

Nel lavoro svolto in questa tesi è stata fatta uno studio dell’acquedotto di Vercelli per poter sviluppare nel futuro il cambiamento della posizione di alcuni pozzi di presa e i relativi impianti di pompaggio e depurazione.

In primo luogo si sono analizzati alcuni dati disponibili degli ultimi anni, sui consumi, sulla quantità di acqua erogata da ogni stazione di pompaggio, e sulle caratteristiche delle pompe e dei pozzi; quindi è stata implementata, su un programma di calcolo automatico (Epanet 2.0), l’intera rete dell’acquedotto per poter analizzare diversi fattori come per esempio la direzione del flusso d’acqua, le portate nei nodi e nei tratti, le perdite di carico, ecc.