MATTIA DEAGOSTINO
Accanto ai tradizionali metodi di
rappresentazione bidimensionale (carte topografiche, carte tematiche e carte
geologiche, ad esempio), nell’ultimo decennio hanno avuto sempre maggior
diffusione le metodologie di rappresentazione tridimensionale. Un modello
tridimensionale (modello 3D) risulta infatti più facile da capire di una
rappresentazione codificata secondo le regole della cartografia tradizionale,
spesso ignorate dai non addetti ai lavori.
La possibile integrazione dei modelli
3D del territorio con le banche dati geografiche (GIS) costituisce una via
privilegiata per affrontare un numero sempre più elevato di problematiche di
pianificazione ambientale e di calcolo di rischio, sia esso idrogeologico,
sismico o altro.
Gli obiettivi del presente lavoro di
Tesi sono in prima analisi di determinare quei parametri che rivestono una
maggior importanza dal punto di vista idrogeologico, con l'intento di
applicarli ad un insieme di bacini idrografici di rilevanza nazionale, ed in
seconda analisi quella di fornire una rappresentazione quantitativa della
morfologia dell'intero territorio italiano, con particolare interesse alle
applicazioni di stampo idrologico.
Tale classificazione in termini
quantitativi dei caratteri formali del territorio è stata resa possibile
mediante l'utilizzo di strumenti di Analisi dei segnali, ed in particolare
della trasformata Wavelet, applicati al modello digitale del terreno. Tale
impiego è finalizzato all'ottenimento di un modello delle altezze filtrato
dalle componenti di dettaglio del territorio, quali picchi isolati o brevi
pianori, che in generale non rivestono alcun interesse all'interno di
un'analisi di carattere idrologico.
I risultati di tale studio sono poi stati
confrontati con alcuni precedenti lavori di classificazione del territorio
italiano, oltre che con alcuni testi base di Geomorfologia, ottenendo
interessanti riscontri tra i prodotti finali.